- progetto di recupero del cane da pastore apuano -

Con­san­guineità sì o no?

pastore apuano dna

 

La Con­san­guineità (o inbreed­ing) è un indice del­la omozigosità di un indi­vid­uo, ovvero del­la pre­sen­za dei medes­i­mi geni ed è il risul­ta­to dell’accoppiamento tra due sogget­ti imparentati tra loro. La Con­san­guineità sarà, quin­di, tan­to più alta quan­to più stret­ta sarà la par­entela tra i due sogget­ti che si intende far accop­pi­are. Gli accop­pi­a­men­ti tra sogget­ti imparentati sono, però, un’arma a doppio taglio, per­ché han­no effet­ti pos­i­tivi (con una ocu­la­ta e mira­ta scelta dei ripro­dut­tori) ed effet­ti neg­a­tivi: vedi­amo quali.
La Con­san­guineità viene uti­liz­za­ta dagli all­e­va­tori per aumentare l’omozigosi e “fis­sare” le carat­ter­is­tiche desider­ate, dopo aver scel­to ocu­lata­mente ripro­dut­tori geneti­ca­mente sani di cui si vuole fis­sare un carat­tere esteti­co o utile (lavo­ra­ti­va­mente par­lan­do). Quin­di, di per sé, gli accop­pi­a­men­ti in Con­san­guineità non sono sbagliati a pri­ori: diven­tano un prob­le­ma quan­do se ne “abusa” (coscien­te­mente e non) o quan­do ven­gono fat­ti “a casac­cio”, solo per­ché il sogget­to è bel­lo o ha vin­to tan­to e pazien­za se non è sano o non ha un buon equi­lib­rio carat­te­ri­ale.
Gli accop­pi­a­men­ti in Con­san­guineità si dis­tin­guono in:

  • Inbreed­ing stret­ta: si ha accop­piando par­en­ti di 1° e 2° gra­do ovvero gen­i­tori x figli e fratel­li x sorelle;
  • Inbreed­ing media: si ha accop­piando par­en­ti di 3° e 4° gra­do ovvero non­no x nipote, zio x nipote e fratel­las­tro x sorel­las­tra (questi ulti­mi sono anche det­ti “mezzi fratel­li” per­ché han­no un solo gen­i­tore in comune);
  • Line­breed­ing: si ha accop­piando sogget­ti che han­no ante­nati comu­ni, che han­no soli­ta­mente una par­entela che va dal 5° ad ulte­ri­ori suc­ces­sivi gra­di di par­entela.

Ma cosa suc­cede quan­do si abusa degli accop­pi­a­men­ti in Con­san­guineità? È presto det­to. L’aumento dell’omozigosi provo­ca:

  • Una mag­giore prob­a­bil­ità di espres­sione di geni reces­sivi indesiderati e/o rari che, in con­dizioni nor­mali, sono pre­sen­ti preva­len­te­mente allo sta­to eterozig­ote e che han­no una mag­giore prob­a­bil­ità di esprimer­si allo sta­to omozig­ote, provo­can­do dan­ni a liv­el­lo san­i­tario e zootec­ni­co, con la com­parsa di patolo­gie ered­i­tarie;
    N.B.: Un sogget­to por­ta­tore di una tara genet­i­ca non sig­nifi­ca mala­to, quin­di è pos­si­bile non elim­inare tale sogget­to dal­la ripro­duzione ma va fat­to accop­pi­are in maniera ocu­la­ta così che ques­ta tara genet­i­ca non si pre­sen­ti fenotipi­ca­mente, ovvero este­ri­or­mente, ma riman­ga latente nel corre­do geneti­co.
  • Riduzione del­la vari­abil­ità genet­i­ca;
  • Depres­sione da Inbreed­ing, ovvero una gen­erale riduzione di tutte le per­for­mance pro­dut­tive e ripro­dut­tive (minor longevità, mag­giori prob­le­mi di salute, dimin­uzione del peso cor­poreo, del­la taglia, dei “nati vivi”, del tas­so di con­cepi­men­to, del­la fer­til­ità, ecc.).

    Come si cal­co­la la Con­san­guineità?

Attra­ver­so il COI, ovvero il Coef­fi­ciente di con­san­guineità, che viene espres­so tramite una per­centuale e serve a sti­mare la Con­san­guineità di un sogget­to. Questo coef­fi­ciente si ottiene par­tendo da un’analisi del pedi­gree, tenen­do con­to degli ante­nati comu­ni, se pre­sen­ti, fino alla 5°generazione. Il COI sarà tan­to più ele­va­to quan­to più i due ripro­dut­tori sono imparentati tra loro ed è per questo che è fon­da­men­tale conoscere il COI che i cuc­ci­oli avreb­bero uti­liz­zan­do due deter­mi­nati sogget­ti, così da piani­fi­care cor­ret­ta­mente un accop­pi­a­men­to e ottenere un coef­fi­ciente che sia il più bas­so pos­si­bile.

È RAC­CO­MAND­ABILE CHE IL COI NON SUPERI IL 6% IN 5 GEN­ER­AZIONI (che è più o meno quel­lo che si ottiene da un accop­pi­a­men­to tra cug­i­ni)!
Un altro para­metro da tenere in con­sid­er­azione, in tema di Con­san­guineità, è l’AVK o ALC (Ances­tor Loss Coef­fi­cient) che, cal­co­la­to su 5 gen­er­azioni, indi­ca la per­centuale di pre­sen­za di un ante­na­to in un pedi­gree e il gra­do con cui i carat­teri reces­sivi ven­gono per­si.
Il val­ore di questo para­metro è impor­tante